Secondo l’Agenzia di Notizie AhlulBayt (ABNA), il Ministro degli Esteri iraniano, Seyyed Abbas Araghchi, è partito venerdì sera per Roma, capitale dell’Italia, per partecipare al secondo round di colloqui indiretti con gli Stati Uniti.
Ismail Baghaei, portavoce del Ministero degli Esteri, annunciando la notizia ai giornalisti, ha precisato: "Il secondo round di colloqui indiretti tra Iran e Stati Uniti, presieduto da Seyyed Abbas Araghchi, Ministro degli Esteri, e Steve Witkoff, Rappresentante Speciale del Presidente degli Stati Uniti per il Medio Oriente, si terrà sabato a Roma."
Baghaei ha sottolineato che, come nel primo round, anche questi negoziati si svolgeranno in modo indiretto attraverso Badr Albusaidi, Ministro degli Esteri del Sultanato di Oman.
Riguardo alla scelta di Roma come sede dei negoziati, Baghaei ha spiegato: "La scelta di Roma è stata proposta dal Ministro degli Esteri dell'Oman e accettata da Iran e Stati Uniti, con le relative disposizioni organizzate dal governo omanita in coordinamento con il governo italiano."
Il portavoce del Ministero degli Esteri, parlando del contenuto dei negoziati, ha dichiarato: "Il programma nucleare pacifico dell’Iran è pienamente conforme alle normative e ai documenti internazionali pertinenti, inclusi il Trattato di Non Proliferazione Nucleare. La Repubblica Islamica dell’Iran, nel rispetto dei suoi obblighi nell’ambito dei quadri internazionali accettati, è determinata a preservare e esercitare i suoi diritti legittimi e legali all’uso pacifico dell’energia nucleare."
Baghaei ha aggiunto: "Il quadro delle posizioni e delle richieste della Repubblica Islamica dell’Iran riguardo alla rimozione delle sanzioni illegali e alla questione nucleare è perfettamente chiaro ed è stato comunicato alla controparte durante il primo round di negoziati. Tuttavia, considerando le posizioni contraddittorie espresse negli ultimi giorni da vari funzionari americani, ci aspettiamo che la parte americana fornisca innanzitutto chiarimenti e dissipi i seri dubbi sorti riguardo alle sue intenzioni e alla sua serietà."
Ricordando la storia di inadempienze e richieste eccessive degli Stati Uniti, Baghaei ha sottolineato: "Ripetere i metodi del passato non sarà certamente utile. Un 'passo avanti' sarà possibile solo se la controparte adotterà un approccio realistico, evitando di essere influenzata da circoli estremisti e bellicisti, come il regime sionista, e rinunciando a presentare richieste irrealistiche e irragionevoli, contrarie alle norme e alle consuetudini internazionali accettate, optando invece per un approccio costruttivo e ragionevole."
342/
Your Comment